Ci sono novità importanti per la lotta contro la violenza sulle donne. Un nuovo Ddl propone il fermo immediato e il ritorno del braccialetto elettronico.
La violenza sulle donne è un atto drammatico che ormai da troppo tempo grava sull’umanità e sulle troppe vittime che ogni giorno si trovano a subirla.
Al fine di cambiare davvero qualcosa è stato approvato da poco un nuovo disegno di legge. Lo stesso è stato creato dalle ministre Luciana Lamborgese e Marta Cartabia, con il contributo di Maria Stella Gelmini, Elena Bonetti, Mara Carfagna ed Erika Stefani. Tra le norme presenti compaiono il fermo immediato dell’eventuale indagato e il ritorno del braccialetto elettronico. Scopriamo più nel dettaglio cosa cambierebbe davvero.
Le nuove norme previste nel nuovo disegno di legge contro la violenza sulle donne
Il nuovo Ddl volto ad offrire una nuova protezione alle donne vittime di violenza prevede diversi cambiamenti.
Tra questi ci sono il ripristino del braccialetto elettronico per monitorare l’indagato e i suoi spostamenti, il fermo anche in assenza di flagranza di reato, l’aumento delle pene, la procedibilità d’ufficio che consente alle forze dell’ordine di intervenire anche in assenza di denuncia da parte della vittima e la vigilanza per le donne che dopo una violenza o in seguito allo stalking finiscono con il vivere costantemente nella paura.
A tutto ciò andrà aggiunta una forma di indennizzo per le vittime. In questo modo, queste non si troveranno più a dover rinunciare ad una denuncia per problemi economici.
Cosa cambierebbe davvero grazie al nuovo Ddl contro la violenza sulle donne
Andando più sul pratico, ciò che cambierebbe davvero con il nuovo Ddl è la stretta che si instaurerebbe intorno alla persona indagata. Il braccialetto elettronico (che come ha assicurato il governo questa volta sarebbe attuabile in modo più concreto rispetto alla precedente), consentirebbe infatti di tenere sotto controllo eventuali stalker e aggressori. Inoltre scatterebbero delle sanzioni e delle punizioni in caso di manomissione dello stesso.
Ci sarebbe poi un controllo dinamico delle vittime da parte delle forze dell’ordine che controllerebbero spesso le zone in cui queste si muovono.
A fare la differenza sarebbe anche la possibilità per le forze dell’ordine, di agire anche in assenza di una denuncia da parte della vittima. Cosa che aumenterebbe sicuramente la sicurezza nei tanti casi di violenza domestica. Una stretta che sarebbe resa ancor più forte dalla possibilità di fermo immediato anche a chi è indiziato di maltrattamenti, lesioni o stalking.
Cambiamenti che giungono a pochi giorni dalla giornata contro la violenza sulle donne. E che se ben applicati potrebbero fare la differenza consentendo alle tante vittime di sentirsi un po’ meno sole e maggiormente sicure.